LA GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO

Cosa sono i Dispositivi di protezione individuale (DPI)?
Da definizione del D.Lgs 81/08, i DPI sono “Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”.
In particolare, si tratta di dispositivi che proteggono individualmente il lavoratore a differenza dei Dispositivi di protezione collettiva (DPC) che invece proteggono più lavoratori contemporaneamente (aspirazioni, barriere, delimitazioni…).

Da chi e come viene individuata la necessità di utilizzo dei DPI?
Viene individuata dal Datore di Lavoro dopo aver valutato i rischi a cui sono esposti i propri lavoratori, a valle dell’implementazione di misure di protezione collettiva.
Ogni DPI deve essere marcato CE e rispondere ai requisiti di cui al Regolamento europeo 2016/425 che suddivide i dispositivi di protezione individuale in tre categorie (allegato I). I DPI devono essere sempre accompagnati dalle istruzioni per l’uso in lingua italiana o comunque in lingua comprensibile ai lavoratori che li utilizzano.

Quando e come vanno consegnati i DPI?
Devono essere forniti dal datore di lavoro ad ogni lavoratore, al momento dell’assunzione, in corrispondenza alla mansione per la quale lo stesso lavoratore è stato assunto.
La consegna deve essere accompagnata dalla “lettera di consegna dei DPI” (allegato II).

I lavoratori possono scegliere autonomamente i propri DPI?
I lavoratori non possono scegliere autonomamente i propri DPI ma possono collaborare con il datore di lavoro per individuare i piu’ adeguati e rispondenti alle caratteristiche ergonomiche necessarie.

Quali sono gli obblighi del datore di lavoro?
Il datore di lavoro ha il dovere di informare, formare e addestrare il personale aziendale in merito all’utilizzo dei DPI, soprattutto in riferimento a quelli per la protezione da rumore e quelli di III categoria, detti “salvavita” (protezione delle vie respiratorie, anticaduta). Deve, inoltre, mantenerli in efficienza e assicurarne le condizioni d’igiene, mediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali indicazioni fornite dal fabbricante.

Quali controlli periodici sono previsti?
Il lavoratore, prima di ogni utilizzo, effettua un controllo visivo in merito alle condizioni nelle quali si trova il DPI. In aggiunta, il datore di lavoro e il lavoratore si attengono rigorosamente alle indicazioni fornite dal fabbricante del DPI.

I DPI hanno una scadenza?
Se i DPI hanno una scadenza, è il fabbricante a fornirne le indicazioni riportando nelle istruzioni l’eventuale durata del singolo dispositivo.

IMPORTANTE

E’ necessario specificare ai lavoratori che i DPI NON DEVONO essere in alcun modo modificati o risultare danneggiati (es. tagli, rimozione di parti, tag con pennarello…).


In caso di rottura o danneggiamento dei DPI forniti, i lavoratori devono INTERROMPERE IMMEDIATAMENTE l’attività lavorativa comunicando al preposto, o allo stesso Datore di Lavoro, la necessità di sostituire il DPI.

Guarda l'allegato I Guarda l'allegato II