LAVORO IN SPAZI CONFINATI E LAVORO IN QUOTA

LAVORO IN SPAZI CONFINATI

Cosa si intende per “spazio confinato”? Si intende quel luogo di lavoro: in cui è difficile l’accesso e l’uscita (vedi tabella 1); che potrebbe avere un’atmosfera irrespirabile.

All’interno di questi luoghi il pericolo di morte o di infortunio grave è molto elevato a causa della presenza di sostanze, agenti chimici o condizioni di pericolo (ad es. mancanza di ossigeno).

Analizzando i dati statistici degli ultimi anni emergono due aspetti importanti:
l’alto tasso di mortalità che, a seguito di un evento critico, risulta del 50%, ovvero ogni due infortuni si registra almeno un evento mortale.
l’alto numero di persone coinvolte per evento. La dinamica classica degli infortuni in ambienti confinati è quella a catena: il lavoratore adibito alle lavorazioni all’interno dell’ambiente confinato si sente male e poi, a cascata, i colleghi-soccorritori intervengono accedendo all’ambiente senza le adeguate misure protettive e si ritrovano anch’essi vittime.

LAVORO IN QUOTA

Secondo la legge, sono definiti “lavori in quota” tutti i lavori che espongono il lavoratore al rischio di caduta da una altezza superiore a due metri. All’interno di questa tipologia di attività rientrano, pertanto, molti lavori quali, ad esempio: lavori su tetti di edifici, lavori su scale portatili…

Le cadute dall’alto, come riporta l’INAIL, rappresentano circa 1/3 degli infortuni mortali sui luoghi di lavoro. Visto l’alto tasso di mortalità, è doveroso soffermarsi su cosa siano i lavori in quota e come prevenire incidenti e morti.

COME POSSIAMO PREVENIRE GRAVI SITUAZIONI INFORTUNISTICHE?

Il Datore di Lavoro, in collaborazione con il consulente della sicurezza, dovrà:

    • individuare se, nella propria azienda, i lavoratori sono esposti ai rischi appena trattati;
    • valutarne l’entità e organizzare una procedura di intervento e di soccorso;
    • formare il personale che lavorerà negli spazi confinati e in quota, sia in aula che attraverso esercitazioni pratiche periodiche che permettano a questi di imparare correttamente le tecniche di lavoro e di rimanere allenati;
    • fornire le attrezzature adeguate per ogni tipologia di lavoro;

Il Datore di Lavoro dovrà inoltre preliminarmente verificare, per il tramite del medico competente, l’idoneità sanitaria specifica dei lavoratori ed effettuare un’adeguata selezione del personale valutandone anche l’affidabilità.

Vista la complessità dell’argomento, è consigliabile, per gli interventi in spazi confinati, affidarsi ad aziende specializzate, qualificandole secondo quanto previsto dal DPR n. 177/2011.